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Il giornale di fabbrica

Il giornale di fabbrica rappresenta la voce del mondo del lavoro e nasce dal vivo delle vertenze e delle rivendicazioni che si sprigionano nelle fabbriche.

A metà anni ‘60 la nuova stampa operaia fiorisce in un contesto caratterizzato da un maggior livello di partecipazione e di coinvolgimento dei lavoratori sia alla vita dell’azienda sia alla società e alla politica italiana. Anche per questo nei giornali di fabbrica si nota un linguaggio più diretto e immediato, forte di un ruolo nuovo e più solido degli operai dentro e fuori la fabbrica.

Le testate di fabbrica riportano notizie di cui difficilmente i lavoratori verrebbero a conoscenza.

È il caso delle notizie interne, di fabbrica o di reparto, che danno voce a ingiustizie o aspetti che investono la vita del lavoratore; trovano ampio spazio anche i testi completi di accordi e piattaforme, che fungono da base per il ragionamento e la discussione che avvengono in assemblea.

Nonostante le redazioni non siano composte da professionisti dell’informazione, esiste una base comune in termini di linguaggio e stile tra i vari giornali: nasce dall’attività politica condivisa, dal lessico utilizzato in assemblee e discussioni, da letture che costituiscono il background del lavoratore impegnato nella lotta politica e sindacale.

I mezzi tecnici poveri utilizzati per la confezione del giornale, quasi sempre macchina per scrivere e ciclostile, non lasciano poi grande spazio alla creatività. La maggior parte dei titoli è composta da una frase chiara e diretta, anche se con buona frequenza appaiono titoli che sono slogan o parole d’ordine.

Anche l’apparato iconografico risente dei limiti imposti dai mezzi tecnici: vista la scarsa resa delle fotografie sul foglio stampato, le redazioni utilizzano pochissimo questo tipo di illustrazione, a cui finiscono per preferire le vignette, peraltro spesso disegnate da componenti della redazione stessa.

I temi scelti sono: sindacato, contrattazione, questioni interne al singolo stabilimento o reparto, altre fabbriche, iniziative di lotta, politica interna, politica estera, lettere inviate al giornale, servizi e questioni di utilità pratica per i lavoratori, ambiente e salute in fabbrica, scioperi e manifestazioni, antifascismo.