Le donne

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Le donne

L’Autunno caldo delle donne è uno snodo fra la lotta per la parità di trattamento e la rivendicazione di libertà individuali che produrranno la modernizzazione più radicale e duratura nei rapporti fra i sessi, nella famiglia, nella organizzazione sociale. Le tabelle salariali che nei contratti nazionali di lavoro a parità di mansioni assegnano alle lavoratrici paghe minime più basse di quelle dei loro colleghi sono una discriminazione che le donne, presenti in massa nelle fabbriche, negli uffici, nei servizi, non sono più disposte a tollerare. Ma questo obiettivo, da solo, a loro non basta. Sono moltissime le differenze materiali fra donne e uomini nelle condizioni di lavoro e i pregiudizi da sconfiggere. Il primo è quello per cui, in fondo, del lavoro delle donne si può fare a meno. Così, quando si tratta di salvare un posto di lavoro, fra una lavoratrice e un lavoratore, si sceglie di salvare lui, chiedendo a lei di “tornare” a casa e di rinunciare alla possibilità di pensarsi e rendersi autonoma. E poi bisogna espugnare i lavori da uomini e affermare, anche così, la libertà di scegliere. Ma mettere una donna a fare un lavoro “da uomo” significa cambiare concretamente il modo in cui si lavora, per esempio riducendo i pesi da movimentare, rendendo gli ambienti di lavoro più puliti e salubri, ripensando gli spazi e i servizi; così le battaglie delle donne producono miglioramenti permanenti anche per i colleghi uomini.

Le loro lotte contaminano il movimento operaio e i partiti antifascisti anche con rivendicazioni che escono dai luoghi di lavoro e investono i rapporti sociali, i diritti, le relazioni fra i sessi. Le libertà individuali delle donne si affermano come la conseguenza della loro autodeterminazione e gettano i semi per le campagne che, meno di dieci anni dopo, porteranno ai primi referendum sui diritti civili nel nostro Paese. Questo protagonismo forma molte donne per ruoli apicali nelle organizzazioni dei lavoratori. Ma si deve forse anche alla fatica di essere egemoni in quelle lotte la decisione di molte di aderire, a partire dal 1970, al femminismo.